Gravidanza e allattamento: quale acqua bere

foto tratta da pregnancyindetail.com
Durante la gravidanza l’organismo modifica i propri meccanismi per adattarsi ad un nuovo stato fisiologico. Infatti, nelle donne in gravidanza si nota, un alto assorbimento di calcio, ferro e vitamina b12 e necessita di alte percentuali di calcio, in quanto il bambino, fa “scorta” nella riserva della mamma e quindi una carenza di questo minerale, sarebbe dannosa per le ossa della mamma.
E’ consigliabile per tutta la gravidanza, bere almeno 2 litri di acqua al giorno, batteriologicamente pura, a media minaralizzazione. Inoltre che abbia un basso contenuto di sodio, perchè aiuta a combattere la ritenzione idrica e il gonfiore, molto frequenti in gravidanza.
E’ utile scegliere un’acqua minerale carbonato-calcica ricca di calcio, altamente assimilabile, accompagnati da assunzione adeguata di latte e derivati, anche durante l’allattamento.

Le acque minerali
L’acqua minerale va scelta soprattutto in base all’analisi del cosidetto “residuo fisso“ che per legge è scritto sull’etichetta. A seconda della quantità del residuo le acque hanno nomi diversi:

poco mineralizzate: residuo inferiore a 50 mg di sali per litro, particolarmente adatte ai neonati
oligominerali: residuo tra 50 e 500 mg, aiutano i reni, sono adatte all’uso quotidiano
minerali: residuo tra 500 e 1500 mg, vanno alternate con le oligominerali
fortemente mineralizzate: residuo più di 1500 mg, vanno considerate dei veri e propri medicinali.

I principali minerali presenti sono:

calcio: serve alla formazione delle ossa e dei denti; le acque che ne sono ricche sono particolarmente adatte ai bambini, alle gestanti, alle donne che allattano e a quelle in menopausa
magnesio: è necessario per il metabolismo , la contrattilità della muscolatura liscia; è adatto a chi fa sport, a chi ha una digestione difficile o è soggetto a crampi ed insonnia
potassio: insieme al sodio, regola il bilancio idrico, aiuta l’organismo ad eliminare le scorie e mantiene stabile la pressione sanguigna; è utile a chi soffre di ritenzione di liquidi e a chi è affetto da malattie del metabolismo
sodio: è essenziale al normale sviluppo cellulare ma le acque che ne sono ricche sono sconsigliate a chi soffre di ipertensione
zolfo: aiuta le funzioni del fegato ed è leggermente lassativo; l’acqua che ne è ricca è utile nei casi di disfunzioni biliari o di stipsi
idrogeno carbonato (anidride carbonica naturalmente presente nell’acqua): è un efficace antibatterico e facilita l’eliminazione delle tossine dai muscoli; è utile per chi fa sport ma va evitata in caso di ulcera, gastrite o aerofagia, perché gonfia e irrita lo stomaco.

L’acqua gassata presenta una composizione chimica diversa da quella naturale, può aiutare la digestione e bloccare la moltiplicazione dei batteri. Vanno preferite le acque naturali, e tutte le bevande non gassate perché evitano fastidiosi gonfiori e irritazioni allo stomaco.

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